top of page

LISBONA: toccata e fuga nella capitale Atlantica

  • Immagine del redattore: Marta Di Nicola
    Marta Di Nicola
  • 8 gen 2011
  • Tempo di lettura: 3 min

Con il suo fascino decadente e l'indolente eleganza, le appassionate e struggenti melodie del fado, gli edifici in tinte pastello, i palazzi fatiscenti decorati con le tipiche piastrelle di ceramica, le chiese gotiche e le piazze monumentali, i vicoletti che si inerpicano per i quartieri del centro storico, gli antichi tram e le aggrovigliate funicolari, Lisbona - malinconica e al tempo stesso carismatica - conserva magnificamente i tratti autentici di una popolare e vivace città di mare.

In un fine settimana di gennaio che qui scopriamo essere stranamente caldo, visitiamo questa incantevole perla affacciata sull'Oceano Atlantico, facendoci inebriare dall'atmosfera suggestiva che la inonda e dalle tradizioni di un popolo introverso ma sempre accogliente.

La nostra visita inizia da "Praca do comercio", l'immensa piazza che degrada nel fiume Tago e che rappresenta il fulcro dell'intera città, con l'imponente arco di trionfo e il viavai dei coloratissimi tram, simbolo di Lisbona, che, sullo sfondo, le fanno da cornice.

Ad ogni tramonto, la piazza e i suoi monumenti storici si tingono dei riflessi del sole che adagio sparisce dietro la linea dell'orizzonte, avvolgendola in un'aurea tristemente romantica, mentre le onde dell'oceano si infrangono sulla vicina scogliera.

Dal Bairro Alto, ovvero dal quartiere più fashion e pulsante della città, arriviamo all'Alfama, il cuore storico e l'anima tradizionale di Lisbona con le sue casette arroccate e fin troppo vicine le une alle altre, le viuzze in pendenza, i portoncini colorati, i balconi fioriti, i giardini e le terrazze panoramiche. Ci fermiamo su una di queste per ammirare la spettacolare vista sul fiume che sfocia nell'oceano; un pittoresco e armonioso presepe dalle tonalità bianco e rosso che si adagia lungo una collina scoscesa fino a toccare l'acqua. Mi sento quasi un gigante da quassù!

Trovandoci nel quartiere cittadino più caratteristico, non possiamo non approfittarne per entrare in una tipica trattoria e assaggiare il piatto forte della gastronomia nazionale: il famoso bacalao (baccalà). A rendere l'atmosfera ancora più intima e tradizionale, l'intera cena è accompagnata da un commovente fado che una coppia di artisti locali ci propone dal vivo, mentre tutt'intorno gli altri commensali partecipano calorosi al canto. Un'esperienza intensa che ci fa constatare ancora una volta la tormentata bellezza della cultura portoghese.

Il punto in cui Lisbona si apre totalmente alla grandezza dell'Oceano Atlantico si identifica con la Torre de Belém, la magnifica fortezza di controllo che si staglia orgogliosa ed elegante nel limpido cielo portoghese. La giornata che dedichiamo alla sua visita ci regala un sole splendente grazie al quale possiamo godere di un panorama mozzafiato, impreziosito sullo sfondo dal mitico ponte Vasco de Gama.

Nello stesso quartiere della torre si trova la pasticceria Pastéis de Belém, la più antica di Lisbona: considerata la lunga fila di persone in coda fuori dal locale, mi dico che i "Pastéis de Nata", ovvero i tortini tradizionali portoghesi che danno il nome alla pasticceria stessa, devono essere proprio buoni! Purtroppo, senza voler condizionare gli altrui pareri, questi dolcetti - essendo a base di ricotta, latte e qualche altro formaggio che non riconosco - si rivelano una delusione.

La posizione strategica del monumento, circondato da rigogliosi giardini, ci consente di trascorrere un pomeriggio in completo relax mentre, seduti su una panchina lungo le sponde del fiume, osserviamo sognanti l'infinita grandiosità del mare, immaginando le storiche imprese che hanno reso unica questa città.

L'unica giornata purtroppo uggiosa del nostro week-end portoghese la dedichiamo alla visita di Sintra, una piccola e pittoresca località a pochi km da Lisbona, da qui comodamente raggiungibile in treno.

L'insistente pioggia non ci consente di esplorare a fondo la cittadina: veniamo tuttavia colpiti dai palazzi stravaganti che strizzano l'occhio all'architettura araba, dai giardini lussureggianti e dagli splendidi panorami che, grazie alla sua posizione alle pendici di una montagna, Sintra ci offre.

Festeggio il mio 28esimo compleanno sotto il cielo cupo di un lontano gennaio trascorso nel sud del Portogallo.



Comments


Segui

  • facebook
  • instagram

©2018 by Marta in wanderlust. Proudly created with Wix.com

bottom of page