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PAESI BASCHI: la Spagna all'ombra dei Pirenei

  • Immagine del redattore: Marta Di Nicola
    Marta Di Nicola
  • 6 ago 2011
  • Tempo di lettura: 4 min

A un passo dalla Francia, nella remota regione del nord della Spagna che si affaccia sull'Atlantico e che poco o niente condivide con i paesaggi esotici tipicamente soleggiati dell'Andalusa e della Castiglia, scopriamo quello che possiamo definire l'altro volto della nazione iberica. I colori assumono tonalità più scure e le temperature si fanno più fredde, le classiche spiagge sabbiose si trasformano in coste frastagliate che si alternano a vallate verdeggianti, lo stile architettonico si contamina con influenze nordiche, la lingua parlata dalla gente del posto (l'euskera) cambia, diventando del tutto incomprensibile: siamo dunque in un luogo diverso, unico per tradizioni, storia e cultura. Benvenuti nei Paesi Baschi!


Bilbao/Getxo: 6-7 agosto 2011

Il nostro viaggio parte da Bilbao, una città dai molteplici aspetti in cui il moderno e l'antico si fondono in un armonico connubio di espressioni artistiche, che vanno dall'affascinante quartiere medioevale - il casco viejo - fino al futuristico museo di Guggenheim. Ci lasciamo subito catturare da quest'atmosfera nuova e un po' misteriosa, continuandoci a chiedere se siamo davvero in Spagna e trovando ben poche conferme alla nostra domanda: persino le famose tapas hanno un nome diverso, si chiamano pintxos.

Spinti dalla curiosità di conoscere di più su questa interessante regione, il giorno seguente decidiamo di partire alla scoperta del territorio che circonda Bilbao e di spingerci fino alla costa settentrionale per vedere finalmente l'Oceano: il treno ci porta a Getxo, una suggestiva località di mare, dove si respira un clima tipicamente vacanziero in cui intere famiglie decidono di trascorrere nel relax i fine settimana o anche solo qualche ora. Lungo il viale che costeggia il fiume fino al Golfo di Biscaglia ci sono bancarelle, street food, musica e un gran vociare di gente che passeggia spensierata: probabilmente ricorre qualche particolare evento di cui non siamo a conoscenza, ad ogni modo e senza porci troppe domande approfittiamo dell'atmosfera festosa e allegra..d'altronde noi siamo davvero in vacanza!

Il nostro pomeriggio in questo luogo che oserei definire senz'altro alternativo si conclude di fronte all'Oceano Atlantico, tra una breve meditazione sulla sua vastità e una rilassante pedalata in bicicletta.

San Sebastian: 8 agosto 2011

San Sebastian si trova a pochi km dal confine francese e quindi dalla regione montuosa dei Pirenei: rispetto a Bilbao l'aria cambia nettamente e si fa - ahimè - molto più pungente. Ovviamente questo non costituisce un problema per chi vive qui che, approfittando anzi di un debole sole e di forti folate di vento (gelido), si riversa sulla spiaggia e si diletta a surfare tra le onde di un mare impetuoso! Mentre osservo attonita e affascinata questo spettacolo sportivo, mi stringo sempre di più nel mio k-way.

La Concha di San Sebastian è la parte più caratteristica del lungomare cittadino, un'immensa baia a forma di mezza luna cui una serie di palazzi da una parte e una lussureggiante vegetazione dall'altra fanno da cornice, offrendoci un mix perfetto tra urbano e selvaggio.

Questa città, che profuma di oceano e di libertà, pullula di una vita sociale intensa e di una fervida vivacità in grado di attirare, grazie alle sue bellezze naturali e al suo dinamismo, turisti anche dalla vicina Francia.

Pamplona: 9 agosto 2011

Ci spostiamo nella caratteristica Pamplona, la città ovviamente famosa al mondo per la corsa dei tori (encierro) che si tiene ogni anno a luglio in occasione della festa di San Firmino; per pura curiosità, decidiamo di percorrere a nostra volta il tragitto che questi poveri animali sono costretti a fare dal recinto dal quale vengono liberati fino all'arena: si tratta di qualche centinaio di metri lungo viuzze acciottolate che in alcuni punti, a causa della pendenza del terreno e di angoli stretti, diventano addirittura pericolose. Un'assurda tradizione popolare, ma che qui viene giustamente vissuta con estrema passione tanto che in una delle vie centrali della città è presente un tabellone elettronico che conta i giorni, le ore, i minuti e i secondi che mancano al prossimo appuntamento..un infinito countdown che, oltre al tempo, misura - in maniera inversamente proporzionale - soprattutto l'umore dei pamplonesi!

A Pamplona passa anche il "Cammino di Santiago de Compostela": nel centro storico incontriamo alcuni tipici pellegrini, zaino in spalla e bastone alla mano, mentre notiamo la tipica conchiglia in rilievo sui marciapiedi, simbolo dell'itinerario che dalle pendici dei Pirenei porta alla maestosa chiesa di Santiago.

Insomma una città piena di storia e tradizioni che non a caso Hemingway ha scelto come una delle sue fonti di ispirazione!

Puente la Reina e Vitoria-Gasteiz: 10-11 agosto 2011

Le ultime due tappe di questo originale itinerario ci portano a visitare prima il borgo di Puente la Reina e infine la capitale dei Paesi Baschi, Vitoria-Gasteiz: in entrambe ritroviamo la famosa conchiglia del "Cammino di Santiago" e qua e là incontriamo altri pellegrini, in gruppo o talvolta in solitaria, impegnati nella propria impresa.

L'atmosfera tipicamente medioevale che si avverte a Puente la Reina, con le chiese in stile gotico, le spesse mura che l'abbracciano e il caratteristico ponte che riflette nel fiume tutta la sua perfezione architettonica, si fonde magicamente con lo spirito religioso e un po' mistico che il passeggiare in questa piccola cittadina ci fa respirare rendendoci un po' partecipi, anche se per un breve tratto, di questo viaggio unico e introspettivo.

A Vitoria-Gasteiz arriviamo quasi per caso, una mezza giornata vissuta intensamente tra le bellezze medioevali di una città dal carattere contemporaneo che con fierezza rivela una forte anima artistica.

Lasciamo i Paesi Baschi, una regione vicina sulla cartina geografica ma lontana nel tempo, con l'immagine di un popolo dalle tradizioni esclusive che silenziosamente rivendica la propria autonomia.

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