

28 lug 2022


19 mag 2022


5 ago 2021


3 lug 2020


9 dic 2019


9 mag 2017


30 ago 2016


14 ago 2014


24 apr 2013


9 ago 2012


15 ago 2009
Our Recent Posts
Un viaggio che parte dalla Catalogna, tra le note meraviglie della sua capitale Barcellona, e ci porta fino all'estremo sud iberico, nella più esotica e festosa Andalusia, una terra sempre baciata dal sole dove si respira la vera essenza del popolo spagnolo, il suo passionale folclore, i ritmi allegri e suadenti, le eleganti contaminazioni con l'inconfondibile cultura araba in un tripudio di stereotipi che ne fanno un luogo unico nel suo genere.
Il ricordo di questa vacanza del lontano 2009, che è la prima "on the road" della mia vita, è ancora oggi indelebile in tutte le sue sfaccettature, dai numerosi spostamenti che ci hanno condotto da una città all'altra (in una sola settimana prendiamo ben quattro voli, un treno e un autobus) attraverso città monumentali e paesaggi aridi che si riversano su lunghe spiagge di sabbia dorata, all'incontro con una cultura travolgente dall'anima forte che trova la sua massima espressione in antiche tradizioni popolari.
Non resta che partire!
Barcellona: 15-16 agosto 2009
L'idea di arrivare a Barcellona nasce dalla comodità di un collegamento aereo diretto con Pescara; nella saggia decisione di voler unire l'utile con il dilettevole, cogliamo quindi l'occasione di visitare anche la famosa capitale catalana.
Barcellona è arte, cultura, divertimento, un'attraente metropoli dal fascino spagnolo equilibrato che è però perfettamente inserito in un contesto moderno e all'avanguardia. Percorrendo le Ramblas, il famoso viale alberato che taglia il centro della città e conduce al mare, si incontrano locali, negozi, mercatini, musei, bancarelle, gruppi di sportivi che fanno jogging, folle di turisti che passeggiano, artisti di strada, in un'immagine pittoresca che contraddistingue la vivacità e l'originalità di Barcellona.
Dalla Sagrada Familia a Parc Guell, passando per la Barceloneta e il Barrio Gotico, questa città non smette mai di stupirci; con il trascorrere delle ore ci sentiamo sempre più coinvolti dal fervido pullulare della sua energica vita sociale.
Nel frattempo un cielo incredibilmente azzurro fa da cornice all'esplosione di forme e colori che questa città ci regala.
Siviglia: 17-18 agosto 2009
In meno di un'ora di volo siamo a Siviglia: questa splendida città ci accoglie con un torrido tramonto dalle sfumature rossastre, l'aria si fa afosa e l'atmosfera metropolitana e dinamica di Barcellona tramuta in quella di un tranquillo borgo del sud, straordinariamente rappresentato da un susseguirsi di abitazioni color bianco e giallo lungo stretti vicoli lastricati. Nonostante l'avanzare della sera, le temperature sono molto elevate; non rimane che rifugiarci in un caratteristico ristorante per gustare qualche tipica prelibatezza del posto: qui, in terra di corride, il forte attaccamento alla tradizione si manifesta soprattutto nella gastronomia, che vede primeggiare piatti a base di carne di toro. In questo caso, non sentendomi affatto incline a condividere gli usi e costumi locali, decido di dirottare la mia scelta su un classico manzo; mi sembra già abbastanza folcloristico mangiare in compagnia delle teste imbalsamate dei tori che sono appese alle pareti di questo simpatico ristorante!
Per tutta la durata della nostra visita, Siviglia mantiene una temperatura costante di ben 40°; troviamo un leggero ristoro solo mentre attraversiamo le strade intorno al fiume Gualdaquivir: infatti, a causa del caldo soffocante che caratterizza la città soprattutto durante l'estate, queste vie vengono coperte con dei teloni per far si che il sole battente non renda insopportabile passeggiare nel centro storico. Un'ottima idea per godere di un po' di refrigerio! Per il resto, andiamo alla ricerca disperata dell'ombra nei giardini botanici e nei vari sprazzi di verde che incontriamo.
La calura non ci distrae tuttavia dalle bellezze architettoniche di questa città: un mix di stili che risente dell'influenza dei diversi popoli che nel corso degli anni si sono avvicendati su questo territorio. L'Alcazar è il palazzo reale simbolo della cultura araba, una splendida costruzione ricca di ceramiche e decorazioni islamiche impreziosito da patii, cortili e lussureggianti giardini esotici; siamo completamente incantati da questo sfavillio di colori, stanze maestose, pavimenti, intere pareti e soffitti realizzati con prestigiosi mosaici e ancora archi, colonne, piscine. Tutto ciò che ci circonda esprime la raffinatezza, l'eleganza e la magnificenza di una cultura che qui ha lasciato un segno profondo.
Uno dei simboli più rappresentativi di Siviglia è Plaza de Espana, un sontuoso palazzo a mezza luna il cui color rosso mattone è piacevolmente intervallato dalle numerose piastrelle (azulejos) e i marmi brillanti che la decorano: senz'altro un formidabile esempio di arte e architettura! La visita di questa enorme piazza, che ci accoglie come in un grande abbraccio, è allietata dall'incontro casuale con due artisti di strada che ci regalano un momento di vero folclore andaluso, un flamenco unplugged sotto il colonnato di questa immensa struttura, nell'avvolgente atmosfera di una città magica e passionale.
Malaga: 19 agosto 2009
Attraverso paesaggi desolati e arroventati da un sole che illumina con tutto il suo splendore l'intera Costa del Sol, ci spingiamo ancora più a sud della Spagna per arrivare nella vivacissima Malaga. A nostra insaputa e quindi piacevolmente sorpresi, ci ritroviamo nel bel mezzo del periodo dell'anno durante il quale si svolge la famosa "Feria de Malaga", un'esuberante festa di strada dove a suon di flamenco e tra svariati brindisi, i malaguenos indossano abiti eccentrici e si scatenano in balli tradizionali dando vita ad una sorta di coloratissimo carnevale estivo fatto di gastronomia locale, alcol, canti, danze e rievocazioni storiche. Che meraviglia!
Le vie del centro storico sono gremite di gente, sfilate di improvvisati toreri e affascinanti ballerine di flamenco dai vestiti sgargianti, bande di strada che offrono spettacoli di musica popolare a base di nacchere e tamburi, c'è chi canta, chi balla e chi sfoggia inverosimili boccali (non bicchieri) di mojito, cerveza, vino "tinto de verano" e altre bevande alcoliche.
E poi ci siamo noi, che camminiamo divertiti e un po' stupiti nella folla chiassosa, travolti dalla baldoria generale e dall'entusiasmo di una festa che nasce da una tradizione ancestrale qui celebrata in maniera eccessiva e spudorata.
In questo variopinto quadro di emozioni, tra curiosi personaggi e atmosfere festose, percepiamo tutta l'allegria di un popolo coinvolgente, appassionato, dall'anima dolcemente folle di cui è impossibile non innamorarsi.
Al calare della sera, raggiungiamo la frequentatissima spiaggia cittadina (la Malagueta) per incontrare il mare che si dipinge dei riflessi rosa a arancioni del cielo, regalandoci un fantastico tramonto, nel momento in cui il sole sparisce all'orizzonte. Sulla battigia notiamo una vecchia barchetta oramai dismessa adibita a barbecue, riempita fino all'orlo di sabbia e con un po' di brace in superficie, ovviamente utilizzata per grigliare il pescato del giorno. Ci sono anche dei tavolini di plastica sistemati direttamente sulla spiaggia e illuminati da candele disseminate tutt'intorno..un invitante e originale street food in un'atmosfera davvero unica!
Un po' di sano romanticismo dopo un intero pomeriggio di bagordi è la perfetta conclusione di una giornata che sono certa sarà impossibile dimenticare.
Granada: 20-21 agosto 2009
Seguendo con lo sguardo le lontane e aride cime della Sierra Nevada, arriviamo - a bordo di un autobus - nella capitale andalusa: Granada, una città con una forte impronta araba simbolo del lungo dominio di questo popolo che riecheggia orgogliosamente in molti dei suoi monumenti architettonici.
Dalla splendida Alhambra, l'antica dimora musulmana che domina l'intera città con i suggestivi cortili e le fontane, fino all'Albaicìn, lo storico quartiere moresco con le stradine strette e arroccate, le piccole case bianche, i giardini fioriti e i terrazzi, Granada conserva tutta l'autentica bellezza di un luogo ricco di storia, arte e cultura.
Sotto un sole infuocato che fa salire la temperatura ben oltre i 40°, percorrendo instancabilmente una serie di ripide vie acciottolate, raggiungiamo la collina che si trova davanti l'Alhambra dalla quale è possibile goderne a pieno la visione in tutta la sua magnificenza: un panorama incantevole da cui veniamo immediatamente rapiti e che ci ricompensa di tutto lo sforzo fisico fatto!
Granada, pur conservando gelosamente il proprio passato, è una città contemporanea, dove non mancano movida, shopping, e divertimento; mentre passeggiamo nel centro storico, tra caratteristiche strade che si aprono in ampie piazze, incontriamo un gran viavai di gente, negozi affollati e locali tipici in cui è d'obbligo fermarsi per gustare un tradizionale piatto a base di tapas e cervezas, un binomio perfetto che chiude degnamente il nostro avvincente capitolo andaluso.
E mentre con affetto e un po' di malinconia saluto questo meraviglioso angolo di mondo, mi torna nella mente una frase incisa su una piastrella di marmo di una delle vie di Siviglia "certamente l'esistenza termina con la notte, ma illuminarla è nostro dovere". Che assoluta verità.
Comments